Un P.L.A.C.E. al sole
Cos’hanno in comune Leopardi e Reagan? Virginia Woolf e Darwin? Facile: una Macchina delle Idee! La Masterclass '22 è cominciata e domani parlerò del mio metodo di PRODUTTIVITÀ CREATIVA.
Ho un annuncio, ma prima di farlo…
Come stai? Incoraggio sempre a rispondere a questa newsletter? La tua risposta arriverà direttamente nel mio inbox e ci tengo a restare in contatto. È importante che ricominciamo a chiederci come stiamo. A crederci, anche. Credere che sia importante ascoltare/leggere la risposta.
Ora, veniamo a quello di cui ti voglio parlare.
Un metodo per domarli tutti
Cos’hanno in comune Giacomo Leopardi e Ronald Reagan? Virginia Woolf e Charles Darwin? Un poeta, un presidente degli Stati Uniti, una scrittrice e uno scienziato?
Tutte queste persone incontravano ogni giorno altre persone che scambiavano con loro idee e punti di vista.
Tutti loro leggevano libri e giornali in cui trovavano notizie utili o divertenti. Opportune, interessanti, opportune & interessanti.
E tutti imparavano di conseguenza delle cose.
Ognuno di loro ha espresso in un modo o nell’altro una propria visione del mondo anche grazie al bagaglio di conoscenza raccolto per strada.
Messa giù così, queste persone non erano tanto diverse nemmeno da te o da me. Ogni giorno raccoglievano dati, informazioni e conoscenza… e di quest’ultima se ne formavano una propria.
E come facevano a farcela?
Facevano tutti uso di una forma più o meno codificata di gestione della conoscenza che partiva dalla SCRITTURA.
E tu dirai, caro sbloccatissimo lettore, che la conoscenza non ha bisogno di essere gestita: o ce l’hai o non ce l’hai. Poi lei si gestisce da sola qui dentro. Lo so, magari ti stai indicando la tempia: il tuo cervello.
Una delle più grandi superstizioni che girano sul cervello è quella che l’uso della memoria sia centrale nell’apprendimento, eppure la memoria è una delle proprietà meno affidabili del cervello.
“La memoria è quello che conta,” insistevano i nostri nonni. “Bisogna imparare l'arte e metterla da parte.” Sì, ma dove la mettiamo da parte?
Sembra che il cervello abbia un limite di memoria e che nella maggior parte dei casi sprechiamo spazio.
Invece di imparare libri interi non ci basterebbe imparare la loro posizione in biblioteca per poterli consultare quando ne abbiamo bisogno? Come mai non ci dotano di un manuale del cervello alla nascita? Perché non creare una MAPPA DELLA NOSTRA CONOSCENZA?
Oggi comincia La Masterclass ’22: l’evento a cui partecipano alcuni dei più importanti esperti di storytelling italiani... e poi hanno chiamato anche me. 😉
Parlerò domani alle 10:00 a Bari nella cornice dell’AncheCinema (che per uno sceneggiatore è perfetta!).
Domani sarà un giorno importante per me, perché parlerò di come gestire la conoscenza che raccogliamo ogni giorno e di come farcene qualcosa con l’aiuto del METODO P.L.A.C.E: la mia Macchina delle Idee giunta finalmente alla sua versione 1.0 e pronta per essere raccontata a tutti!
Così, grazie anche alla collaborazione di un manipolo di primi sbloccati coraggiosi e quasi 2 anni di studi ed esperimenti, ho trasformato il mio modo di organizzare vita privata e lavorativa in qualcosa che tutti possono fare proprio.
Tutto si basa su una serie di principi e ‘luoghi’ (mentali, fisici/digitali) che possono permetterci di realizzare quello che desideriamo partendo dalla più stupida cosa intelligente che abbiamo a disposizione: la SCRITTURA.
Esatto, e tutto questo senza scordare più niente. Lasciando libera quanta più memoria possibile.
Chi mi conosce sa che lo ripeto spesso…
Se non l’hai scritto l’hai soltanto pensato!
Da una semplice commissione fino al tuo primo blog, romanzo, film… Dal programma di studio per il Master fino al progetto imprenditoriale che ti cambierà la vita: tutto-comincia-dalle-parole.
Parole magiche? No, PAROLE PRATICHE!
Domani unirò i puntini sul palco de La Content. Un grazie particolare a Cristiano Carriero per avermi invitato a Bari (→ iscriviti alla sua newsletter).
Ti aspetto su scritto.re e nelle prossime mail per scoprire insieme qualcosa in più su P.L.A.C.E!
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.