Spiegare il conflitto mentre il mondo brucia
No, non la guerra, non solo. La guerra è un conflitto possibile. Oggi ti parlo dell'ingrediente più importante delle storie.
"L’essenza della realtà è la scarsità," diceva Sartre, "una penuria universale ed eterna".
Lo so cosa che stai pensando: "Bortolottiiii! Non infierire, che ci stiamo ancora riprendendo dalla serie di Zerocalcare!"
E se non è così, fallo. Guarda Strappare lungo i bordi.
E clic. Hai spento il cervello appena hai letto il nome dell'autore di uno dei libri più citati e meno letti della storia dei comodini, che, forse non a caso, si intitola 'La nausea'. Poteva intitolarlo 'La polvere', visto che c'era.
La maggior parte delle persone che dicono di avere letto Sartre non l'hanno - forse! - mai sfogliato. Sperano soltanto che anche tu non l'abbia fatto e che la conversazione finisca con un pareggio di tacita hybris. "Ehm. Contro chi gioca la Juve stasera?"
Vabbè. Un po' come quelli che dicono di aver letto 'Moby Dick' e l'unica cosa che citano è l'incipit: "Chiamatemi Ismaele." Basta. Finito. Tutti a casa, abbiamo fatto la nostra bella figura a Trivial Pursuit.
Col cxxxo! E poi che succede in Moby Dick? Raccontamelo! Lo sai che è un corso di sperimentazione letteraria, di estetica, di filosofia... che i capitoli cambiano genere e forma? Alcuni sono scritti come un copione teatrale, altri sono monologhi, altri frammenti del miglior romanzo d'avventura che si possa scrivere... E niente, per molti rimane un libro su un vecchio che a va a pescare. Non è così. Quello è 'Il vecchio e il mare' di Hemingway. Bello pure quello.
Torniamo a bombazza a Sartre. A dire il vero non sono neanche convintissimo che questa frase con cui ho aperto l'articolo di oggi l'abbia scritta davvero Sartre. Non sono riuscito a trovare la fonte originale, ma rende il senso del suo pensiero... Continua così, e facci attenzione perché oggi entriamo nel vivo della questione narrativa…
"Per vivere non basta ciò che c’è in questo mondo: non basta il cibo, non basta l’amore, non basta la giustizia e non basta mai il tempo."
Si tratta di un passaggio del libro 'STORY' di Robert McKee.
McKee è un appassionato insegnante di sceneggiatura che puoi riconoscere nel film 'Il ladro di orchidee' di Spike Jonze in cui interpreta se stesso. Il titolo originale del film era 'Adaptation', perché il film parla di come si raccontano le storie e di come a volte la realtà così noiosa ci sembri diversa dalla fantasia, ma ci sarà poi così tanta differenza?
Al centro di entrambe, la realtà come la fantasia, c'è il conflitto: questa mancanza di cui parla Sartre.