Lo scrittore è un alchimista
No, niente di soprannaturale. È solo una metafora per indicare un'abilità fondamentale che dobbiamo acquisire se vogliamo dare autenticità alle nostre parole: mentire, ma mai del tutto!
IL PIN PER SBLOCCARTI LA SCRITTURA
Come facciamo a costruire le emozioni dei nostri personaggi? Come creiamo momenti di verità nelle nostre storie? Come rendiamo ‘veri’ i messaggi che infiliamo nella bottiglia del nostro romanzo, film, blog o persino del nostro account aziendale?
Bisogna mentire usando quanta più verità abbiamo a disposizione.
Questo è quello che in scrittura creativa spesso viene definito ‘parlare di ciò che si conosce’.
No, come al solito quando abbiamo a che fare con le lettere… Non funziona tutto alla lettera!
Non devi parlare solo di quel che conosci in senso stretto. Non sei obbligata, se sei un ingegnere nucleare, a parlare soltanto di centrali, radiazioni e fusioni a freddo.
Bisogna fare un’opera di trasmutazione: proprio come facevano gli antichi alchimisti! Un po’ precursori dei moderni scienziati e un po’ mistici, la leggenda vuole che gli alchimisti riuscissero a trasformare la materia più vile in quella più preziosa attraverso diverse operazioni di raffinamento: le Opere.
Gli alchimisti erano famosi per tramutare il piombo in oro. E per la cronaca, era un linguaggio simbolico.
Quando dobbiamo metterci nei panni dei nostri personaggi dobbiamo fare la stessa cosa. Prendiamo la materia vile delle nostre esperienze personali e la filtriamo riducendola ai minimi termini per poi ricombinarla e farne qualcos’altro.
Quell’umiliazione di quando in terza elementare la maestra ci ha beccato a rubare la gomma da collezione dall’astuccio del nostro compagno di banco diventa il senso di sporcizia morale e al contempo l’orgoglio cieco del bancario incastrato nella sua stessa truffa.
La gioia d’essere tornati a camminare dopo una brutta storta diventa l’entusiasmo della protagonista che torna a giocare in campo per la finale nonostante l’infortunio che l’aveva paralizzata.
Certo, per farlo bene ci vuole empatia: ascoltiamo gli altri, impariamo a chiedere più spesso come stanno e nutriamoci delle loro parole. Questo produrrà un doppio beneficio:
raccoglieremo parole nuove per descrivere un’esperienza soggettiva,
ci interesseremo agli altri e magari potremo fare di più per loro (ok questo non c’entra con la scrittura per umani, ma col fatto di essere umani e basta).
L’empatia è un cannocchiale che bisogna saper puntare anche verso se stessi. Così il cannocchiale diventa un microscopio e ci aiuta a pescare le emozioni, gli episodi più adatti a diventare mattoncini che compongano grandi parti della vita interiore dei nostri protagonisti.
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Questa settimana è volata continuando a rispondere ai messaggi di tutte le meravigliose persone che ho incontrato al WMF2022 e intrattenendo un dialogo super-costruttivo con gli SBLOCCATI come te che mi hanno scritto per parlare della nuova versione dello SCHEMA STEPPD che propone il mio ciclo di produttività creativa: il modello S.C.R.I.V.O.
Le sorprese non sono finite: ci vediamo martedì 5 alle 21:00 per un nuovo allenamento online di CARDIO❤️WRITING che puoi prenotare qui.
Questa settimana faremo il primo allenamento A TEMA, ci alleneremo sui PERSONAGGI.
UNA STORIA PER SBLOCCARTI LA SETTIMANA
Nello scorso allenamento di CARDIO❤️ abbiamo accennato al Vangelo secondo Biff, uno dei romanzi di Christopher Moore che preferisco.
Moore è uno straordinario autore umoristico dotato anche di un ottimo senso della storia, persino quando fa equilibrismo molto sopra le righe. Questo romanzo ne è un esempio: racconta di Biff, il migliore amico di Gesù di Nazareth. Come dici? Non hai mai sentito parlare di Biff? Ci sarà un motivo, ed è molto divertente.
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Questa settimana mi sono dilungato con la newsletter - avevo voglia di scriverti, che c’è di male? - e visto che ormai è troppo tardi per tagliare ne approfitto per ricordarti che se vuoi sostenere il mio lavoro (quello fatto e quello a venire) puoi farlo abbonandoti al blocco: riceverai una mail in più ogni settimana (circa) in cui parlo del mio processo creativo e ti mostro come sviluppo il mio nuovo romanzo (presto arriveranno le prime bozze in anteprima).
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Ti aspetto tra le righe!