La resistenza degli esausti
Ovvero di come cominciare un progetto senza farsi fregare dalla paura. Anzi, di come imparare ad ascoltarla.
Buon anno a tutti gli SBLOCCATI!
Spero che tu abbia cominciato questo 2022 con rinnovate energie, il fegato stanco-ma-felice e non troppe preoccupazioni in più di quelle che abbiamo imparato a condividere con la maggioranza della popolazione mondiale negli ultimi due anni. Almeno coi sopravvissuti.
Certo, stai pensando che normalmente i tuoi problemi tendono a sembrare più grandi di quelli degli altri, ed è così. D'altronde sono tuoi problemi e non li vorresti proprio avere. E cosa ancora peggiore: se non li risolvi tu, chi lo farà?
Parlare di sopravvissuti è stata una mossa azzardata, un colpo basso. Improvvisamente il progetto che tieni nel cassetto sembra fare capolino dalla scrivania, come se ti venisse a cercare in cerca di coccole. Si rotola ai tuoi piedi, fa le fusa.
Ma no, tu hai troppi problemi, e quel progetto risulterebbe soltanto un problema in più! Un problema che vorresti tanto tanto risolvere.
Ti capisco, ho provato la stessa cosa centinaia di volte... ma... Con me c'è sempre un ma.
Questa resistenza che sentiamo, a quanto pare, fa parte della nostra Natura. È una forza che ci contrasta e cerca di farci desistere dall'affrontare sfide potenzialmente rischiose, a volte si inventa problemi dove non ce ne sono. È una forza quasi tangibile. Pensa all'ultima volta che volevi realizzare quel progetto e poi... semplicemente non l'hai fatto.
Eri stanco, c'era la partita, la mamma ti ha mandato a prendere il latte, avevi un po' di cervicale, tuo marito era in ritardo per darti il cambio col bambino, dovevi andare a prendere la tua fidanzata al lavoro perché era buio... e così via!
Tu sai bene che la tua fidanzata prende l'autobus tutte le sere (anche quando è buio, pensa che coraggiosa!), tuo marito è sempre in ritardo e il bambino può stare mezz'ora in più con tua sorella, per la cervicale puoi fare esercizi o prendere quell'antidolorifico prescritto dal tuo medico, il latte si può ordinare online, lo sport non ti piace e guardi solo la nazionale dopo che ha superato la semifinale dei Mondiali... e poi, siamo tutti sempre stanchi perché ci hanno insegnato che è esattamente questo che vuol dire sentirsi vivi. E ci hanno insegnato male, perché si può fare un sacco di cose e non essere affatto così stanchi.
Quello che sto per iniziare con te, fra le righe di queste mail domenicali, è un esperimento che dovrebbe servire a entrambi. Nelle scorse dieci settimane ti ho fatto fare un giro nel mio mondo, ti ho fatto assaggiare alcuni degli argomenti principali che mi piace trattare.