La Morte è viva (e lotta insieme a noi?)
Ecco come funziona il ciclo di produttività creativa (ora S.C.R.I.V.O.) quando si tratta di prendere delle decisioni strategiche importanti per rendere la nostra prima idea una migliore idea.
Il blocco dello scritto.re ormai è una newsletter - o meglio, lo sta diventando davvero in queste settimane, - nel senso più tradizionale del termine. Se partecipi dall’inizio a questo esperimento sai che tutto nasce dal mio desiderio di fare di questi miei primi 22 anni di lavoro con le parole… Qualcosa di utile!
Non è che questi 22 anni siano stati inutili, ma avevo il desiderio di andare oltre alle storie che raccontavo; volevo parlarti di cosa voglia dire per me essere scrittori piuttosto che fare gli scrittori. Di come sia più importante per me vivere per scrivere che scrivere per vivere.
Se vuoi scrivere per vivere esistono corsi, agenzie, editori, produttori e un creator diverso ogni giorno che ci racconta cosa sia il viaggio dell’eroe o perché evitare gli avverbi in -mente per non appesantire la pagina.
Vivere per scrivere, invece, è più difficile da raccontare: non ci sono articoli o schemi che si possano copiare dagli altri blog o dalle centinaia di manuali che sono stati pubblicati sulla scrittura per renderci la vita più facile.
Vivere per scrivere è in parte una filosofia, in parte una pratica che mi ha salvato la vita in diverse occasioni durante questo lungo breve percorso. Significa saper usare gli strumenti della scrittura a scopo personale, per creare una relazione con noi stessi e con gli altri. E molto altro, come suggerivo nella mail della scorsa settimana.
Come sai, questa mail è scritta per chi decide di sostenere la mia ricerca (sono contemporaneamente il ricercatore la cavia!) e per chi vuole mettere alla prova i miei consigli. Non solo per usare meglio la scrittura sul lavoro o inseguire la propria passione, ma per capire quali lezioni intime e profonde la scrittura possa dare a ciascuno.
OK. PARLIAMO DEL MIO NUOVO ROMANZO?
La Morte e Miracoli è un doppio esperimento:
è il mio primo poliziesco soprannaturale
ed è il primo romanzo di cui parlo nel dettaglio mentre lo sto realizzando con lo scopo (un po’ matto) di farti entrare dentro quello che in questi mesi ho definito ciclo di produttività creatività.
Fin qui te ne ho parlato come lo SCHEMA STEPPD, una prima versione costruita per trasmetterti il modo in cui lavoro. Non lo faccio solo con romanzi e racconti, con film e documentari. Lo faccio con qualsiasi cosa che creo o che aiuto a creare. Dal branding al marketing fino al product/service design.
Anche questa newsletter e le iniziative che sono nate dallo scambio con gli SBLOCCATI (il CARDIO❤️WRITING per esempio) sono state sviluppate attraverso lo stesso WORKFLOW, la stessa ciclicità.
Ora lo SCHEMA STEPPD - italianizzato e ‘laicizzato’ - è diventato il MODELLO S.C.R.I.V.O. Le stesse fasi, ma con parole italiane più facili da memorizzare. Per questo ho scelto un acronimo comprensibile che ci aiuti a memorizzare le varie fasi.
La Morte e Miracoli è ancora un titolo provvisorio (che mi diverte) e si trova nella Fase 4 del ciclo di produttività creativa. Quella che ora si chiama IMPOSTO UN PIANO. Ed è quello che ho fatto in queste ultime settimane, mentre ti parlavo (anche io?) del viaggio dell’eroe e delle altre Beat Sheet che puoi utilizzare per pianificare la tua storia.
Impostare un piano significa tracciare una struttura fondamentale, lo scheletro del prodotto finale che abbiamo in mente. Dopo che abbiamo sviluppato il cuore della storia nella precedente fase, quella che ora si chiama RIASSUMO e RICOMBINO, proviamo di farci un’idea più chiara della forma che avrà la nostra creazione.
Il ciclo del MODELLO S.C.R.I.V.O. funziona come un grafo. Attraversiamo sempre le fasi in ordine di comparsa S → C → R → I → V → O, ma ogni volta che vogliamo studiare qualcosa, o chiarirci le idee sulle tematiche, o rivedere il soggetto del nostro messaggio possiamo tornare indietro, lavorarci alla luce di quello che abbiamo imparato lungo il percorso e poi ripassare brevemente dalle fasi successive per controllare che tutto stia procedendo nella direzione che volevamo. Spesso ci dovremo chiedere se questa direzione stia cambiando, e non è sempre un male.
S.C.R.I.V.O. è una mappa di processo con 6 punti di riferimento strategici che compongono l’intero ciclo di produttività creativa. E non è più solo il mio.
Mentre scalettavo è successa una cosa molto comune. Sono dovuto tornare indietro! Dovevo ristudiare le fonti e gli spunti che avevo trovato… Questo perché mi sono accorto che inventare di sana pianta un mondo soprannaturale (e le sue regole) senza usare dei riferimenti riconoscibili dal pubblico mi stava portando fuori strada.
Insomma, voglio raccontarti una storia poliziesca, una storia d’amore, darti qualche risata e qualche brivido. Non devo inventarmi una teoria sull’Universo.
Così sono tornato a studiare (Fase 1, STUDIO) e ho deciso di dare al mondo della storia un’impronta più biblica rispetto a prima. Usare punti di riferimento vicini alla tradizione giudaico-cristiana - variando dove serve, senza pretesa d’esservi fedele e senza paura di essere un po’ blasfemo - permette una lettura più facile per il lettore occidentale e nello stesso tempo alleggerisce la quantità di spiegazioni che dovrei dare per creare la giusta sospensione d’incredulità.
Sono tornato a guardare la Morte nella tradizione cristiana e la sua personificazione allegorica, cercando di pensare a una soluzione per renderla… Più semplice, più umana. Così sono arrivato a una conclusione.
Evita Zanato non è la Morte Incarnata: perché la Morte è sempre stata di carne e ossa! La Morte ha sempre avuto una parte umana, oltre ai poteri soprannaturali che le sono stati affidati. Poteri che lei non ha mai voluto. Evita non esiste da sempre, ma il suo compito è stato creato come punizione per il suo peccato originale.
Da allora, Evita è cambiata molte volte, ma su una cosa non ha cambiato idea: quando è no è no.
Evita non si chiama Evita, il suo vero nome lo conosci già, probabilmente… E forse lo scoprirà anche Marco Miracoli. Prima o poi.
Questa è una grossa novità, perché mi permette di dare al personaggio della Morte un carattere molto definito che poi andremo a scoprire, una storia personale e un punto di vista unico sull’umanità.
Intanto ti basti sapere che presa questa decisione sono dovuto ripassare dalle fasi 2 e 3, quelle che adesso si chiamano CHIARISCO e RIASSUMO E RICOMBINO. Ho dovuto cambiare qualche cosa rispetto a quello che ci eravamo detti. Aggiornerò i miei appunti e proverò di condividertela nel prossimo articolo.
Ti aspetto tra le righe!
La Morte è viva (e lotta insieme a noi?)
Preferisco la mail domenicale. Anche perché entrare in substack, avendo creato un mio account per vedere come funzionava, talvolta mi dà problemi (confonde la mia posizione come "diciamo scrittore" con la mia posizione di "tuo lettore"). Quindi ottima la mail.
Ora sono sotto dichiarazioni, recupero le tue mail un po' alla volta, quando possibile.