In principio era il soggetto
Il verbo è arrivato dopo, e qualcuno ancora dimentica il complemento oggetto.
Ciao a tuttƏ!
Sto lavorando alacremente per i nuovi progetti che avvierò in questo meraviglioso autunno di pandemia light, sperando che sia light, che la campagna vaccinale ci aiuti a fare una vita migliore di quella del 2020. Il mio pensiero va a tutte le persone che abbiamo perso, innanzitutto, poi a tutto il lavoro che abbiamo perso, e infine a tutti quelli che hanno lavorato il doppio o il triplo per permetterci di riconquistare una vita: grazie.
Quello che vedete non è neanche un articolo introduttivo.
È soltanto un saluto caloroso per gli early adopter, per chiunque capiti qui - dopo avere cercato il sottoscritto su Google o perché mi conosce già, - e decida di far parte della mia famiglia disfunzionale. Come, direte voi, un’altra?
Sì. La mia famiglia de IL BLOCCO DELLO SCRITTORE, la famiglia degli SBLOCCATI. Commovente, no?
La trama è semplice: in questi articoli vi racconterò qualcosa in più… sul raccontare, su di me come narratore, sulla mia esperienza nell’editoria, nel cinema, nella televisione e… tutto quello che sta nel mezzo. Il marketing, il branding, la promozione territoriale e altre cose che si possono fare con le parole.
Vi parlerò di come il lavoro mi abbia portato a raccontare moltissime storie, a fare musei, a costruire prototipi di prodotti, a lavorare in startup e a scrivere la più bella storia che si possa mai raccontare. Quella di fare della propria vita qualcosa di significativo.
Certo, non sono l’unico che c’è riuscito, e parlarvene aiuterà anche me a ricordarmi che la serenità è qualcosa che conquistiamo dentro di noi. Ogni tanto abbiamo bisogno di un piccolo promemoria, di raccontarcela bene.
Il messaggio che voglio dare è che si può fare, che il successo non significa niente finché non sappiamo cosa davvero conta nella vita. E che alla base di tutto c’è la nostra capacità - data troppo per scontata, - di comunicare. Con gli altri, ma anche con noi stessi.
Servono sangue, sudore e lacrime. Non sempre le nostre, nel mio caso per il sangue sono andato quasi sempre a prestito dal genere che ho frequentato di più: il giallo.
Per il giallo - anche se ovviamente ne parlerò spesso, - c’è una sessione dedicata, dove troverete il link al mio nuovo podcast che comincerà a breve, DELITTO X DILETTO.
Per il resto, alcuni articoli di iBdS saranno dedicati alle novità riguardanti la mia attività: i miei corsi, i libri, gli spettacoli… ma non temete, questa non è una newsletter come le altre. Tipo: Matteo Bortolotti questo mese farà questo e quello. Na, Matteo Bortolotti adora farsi i cXXXi propri. Anche troppo, a dire il vero. È un calzolaio con le scarpe rotte.
Oh scusate, ogni tanto dico cXXXo o qualche ben assestato vXXXXXXXXo. E siccome questo è il mio spazio, potrà scappare qualche cXXXo, ma non vi preoccupate. Ho inserito una censura e ogni volta che scrivo una parolaccia si vedranno solo delle X. Come se la censura servisse a qualcosa, come se il non-detto non fosse uno degli elementi più importanti del discorso.
Potete scommetterci il che è così.
Avete riempito la frase con quello che mancava, vero?
La maggior parte degli articoli riguarderà cose più interessanti di me stesso, come delle piccole o grandi lezioni di cui ho fatto tesoro lungo i miei vent’anni di scrittura e insegnamento; questioni teoriche, oppure molto pratiche, oppure filosofiche, e anche quello che impareremo insieme da romanzi, film e serie che vi consiglierò. Trovo che sconsigliare non sia costruttivo, ma cercherò di parlare anche di quello che non mi piace. Ho una strana abitudine ai cattivi maestri. Il cattivo esempio è utile riuscire a notarlo, visto che spesso non abbiamo molto altro attorno a noi.
E non finisce qui, a un certo punto comincerò anche a pubblicare qui, in anteprima esclusivissima, il mio nuovo folle romanzo. Sarà a puntate, e solo per gli SBLOCCATI RICCHI, ovvero per chi deciderà di offrirmi un caffè a settimana per abbonarsi alla parte ‘a pagamento’ di questo blog.
Minimo sindacale, fattibile se trovate utili le mie cose.
Non temete, SBLOCCATI POVERI, voi avete un posto speciale nel mio cuore e molti contenuti saranno (e rimarranno per sempre) gratuiti. Siamo tutti uguali agli occhi del GRANDE EDITORE DELL’UNIVERSO.
Basta, vi ho già detto troppo. E sono uno scrittore di suspense, devo tenermi qualche sorpresa in saccoccia.
Intanto tu, che stai leggendo. Sì, parlo con te. Se ti va, spargi la voce e fai sapere che c’è un posto per chi vuole nuovi spunti per raccontare e a raccontarsi meglio… un posto dove essere curiosi è più importante che essere giudicanti e dove si parla di buone storie, di cattive strade e di come tracciare rotte migliori.
Mi piace! 💛
I love you, Yellow Boy.