Il paradosso di Eisenhower
Perché i piani sono inutili, ma pianificare è fondamentale. E come questo sia importantissimo nella scrittura e nella progettazione.
Di Dwight D. Eisenhower, detto Ike, sanno quasi tutti che fu il trentaquattresimo Presidente degli Stati Uniti d'America, altri sanno che partecipò all'invasione della Normandia del 1944, che contribuì a fondare la NASA e che nonostante fosse un acceso anti-comunista osteggiò e mise fine al maccartismo. Alcuni campioni di Trivial Pursuit sanno persino che fece sfrattare gli scoiattoli della Casa Bianca perché nel 1954 gli stavano rovinando il green da golf che aveva fatto installare in giardino.
I più ravveduti amanti della produttività tra i miei SBLOCCATI e gli appassionati di *decision making* conoscono la 'matrice' che viene chiamata col suo nome: la Eisenhower Matrix. Ti parlerò anche di quest'ultima, lo farò molto presto. La Eisenhower Matrix è protagonista di un passaggio chiave del mio metodo di 'creatività produttiva': il metodo MIND PLACE, composto da cinque diversi 'posti' in cui tengo ordine a tutto ciò che faccio e creo. MIND PLACE contiene anche lo schema STEPPD che sto usando per ideare e scrivere il mio nuovo romanzo.
Siccome qui parliamo del 'romanzo capovolto', però, restiamo sull'ideazione della storia.
Oggi ti voglio parlare proprio del prossimo passaggio dello schema STEPPD.
La Fase 4 (PLAN-PIANIFICARE) è una delle più complesse, lo dice la parola stessa: dobbiamo pianificare e quindi entriamo nella struttura di quello che stiamo progettando.
Le prime 3 fasi che abbiamo visto - SCAN, THEME ed ENVISION, - sono fasi che io ho definito 'divergenti'. Dalla Fase 4 in poi invece comincia la parte 'convergente' dello schema.
In che senso convergente?
Convergere nel nostro caso significa prendere le divagazioni creative che abbiamo messo in atto nelle prime tre fasi e fare una progressiva serie di scelte che ci porteranno a dare una 'voce' al nostro progetto. Una storia completa, che procede dall'inizio al finale coerentemente alle ricerche fatte nella Fase 1, ai canali (i media), ai temi e ai generi narrativi indagati nella Fase 2 e alle tracce narrative scritte nella Fase 3.
Se nelle prime tre fasi abbattiamo ogni giudizio e preconcetto, giochiamo come i bambini a fare gli incastri tra le varie idee che abbiamo raccolto per strada, in questa fase cominciamo a tirare le somme.
No, non è ancora il momento della stesura! Trattieni il tuo Simenon interiore.
Oggi entriamo nella parte 'analitica' del mio processo creativo.
STEPPD è un framework, le sue varie fasi possono contenere diversi altri 'strumenti', altri schemi, script, strategie che possiamo utilizzare al fine raggiungere il nostro scopo.
In questa quarta fase mi avvalgo di una serie di beat sheet che ho selezionato negli anni e che uso come riferimento per far prendere una forma alla storia.
Questo mette alla prova la 'change formula' che ho sviluppato nella Fase 3 che qui diventa
la più recente premessa narrativa sviluppata, il cuore conflittuale della trama formato dai desideri dei protagonisti e da quello che li osteggia di più.