Fallo funzionare: potrebbe diventare qualcosa di tuo, qualcosa di nuovo
Creatività, insicurezza, errore e originalità. Le facce della stessa moneta in un ricordo personale di Joe Pass.
La poetessa Silvia Plath diceva che "il peggior nemico della creatività è l'insicurezza". Vero, ma.
C'è sempre un ma.
Perché se penso a quale sia il miglior alleato della mia autostima, se penso a quello che rafforza ogni giorno la conoscenza che ho di me stesso e del mondo... Be', è proprio la creatività a darmi questa spinta!
La creatività mi ha insegnato a provare cose nuove, a non avere mai paura di sbagliare, a correggermi quando serve e a guardare agli errori in modo meno severo di quanto facessi prima.
Ogni sbaglio che faccio oggi, lo vedo con uno sguardo più accogliente, più curioso. Aspetto a giudicarlo perché so che potrebbe stupirmi.
Joe Pass - che era un mostro sacro della chitarra jazz, - durante una masterclass che frequentai quando suonavo blues, disse una cosa che mi cambiò per sempre. Una cosa che riguarda il buio dell'insicurezza e la finestra sulla creatività che ciascuno di noi può decidere di spalancare dentro di sé.
"Se mentre state improvvisando a un certo punto pensate di avere sbagliato qualcosa," disse Joe Pass strimpellando alcuni accordi stonati, "non fermatevi, continuate ad ascoltarvi. Riprovateci, fatelo funzionare: potrebbe diventare qualcosa di vostro, qualcosa di nuovo."
Che grande lezione è stata quella di allenare l'orecchio a trovare qualcosa di nuovo dietro agli sbagli che potevo commettere.
La creatività e la vita si assomigliano anche in questo, d'altronde noi ci siamo evoluti anche grazie a tante scoperte che sono state fatte sulla base di errori che sembravano privi di valore.
Prendi la storia di Spencer Silver, uno scienziato che stava lavorando per creare un potentissimo adesivo di nuova generazione. Era il 1968 e per sbaglio Silver creò esattamente l'opposto: un adesivo molto debole di cui non sapeva che farsene.
Qualche tempo dopo un suo collega, Arthur Fry, si rese conto che poteva usare l'adesivo di Silver per creare dei segnalibri adesivi per la sua chiesa. L'adesivo debole non avrebbe rovinato le pagine del libretto del coro, per esempio.
I due si misero a sviluppare una serie di segnalibri adesivi e cominciarono a usarli anche per scriverci sopra delle note: non erano più nemmeno dei segnalibri!
Erano qualcosa di loro, qualcosa di nuovo.
Dieci anni dopo, 3M cominciava a conquistare il mercato - di cui è ancora leader, - con i suoi Post-it.
Dobbiamo avere il coraggio di sbagliare. È una caratteristica di tutti i grandi creativi, di tutti i grandi leader. Succede qualcosa dopo, non è la fortuna che aiuta gli audaci, ma il nostro orecchio allenato alla curiosità che è diventato più bravo a sentire il futuro nascosto dietro al rumore di fondo.
ps. Buon 8 marzo, soprattutto alle donne che non abbiamo visto arrivare.