Di cosa parliamo quando parliamo* di scrittura ri-creativa
"Perché se non l'hai scritto l'hai soltanto pensato."
Questa settimana non ho lavorato al nuovo romanzo.
Ho sentito troppe persone paragonare la vita (e persino la scrittura) a una guerra. In un momento come questo, con la guerra - quella vera, - così vicina a noi, io preferisco pensare alla vita come Marco Aurelio: la vita è un pugile piuttosto che un gladiatore. Non colpisce per ucciderti, ma per insegnarti a danzare.
La vita è il tuo allenatore. Ti mette alla prova per migliorare il tuo carattere.
E così facciamo con la scrittura, giorno dopo giorno ci alleniamo.
Anche quando non possiamo farlo, possiamo trasformare l’impossibilità in un’occasione di apprendimento.
Così, dicevo, non potendo scrivere il mio romanzo, ho lavorato sul mio carattere… e ho usato il mio schema STEPPD (sì, sempre quello!) per realizzare il nuovo sito che troverai da oggi al dominio scritto.re: proprio quello a cui in molti hanno puntato fino a oggi per raggiungere questa newsletter.
È nata La palestra dello scritto.re!
Ecco il logo:
Il blocco dello scritto.re continuerà a trovarsi al suo indirizzo canonico di Substack, ma potrai trovarlo anche nel menu del nuovo sito.
Insieme alla newsletter gratuita e alle mail dedicate alla stesura del mio romanzo capovolto, presto pubblicherò anche altri contenuti che potrai trovare nel blog del sito.
La palestra nasce dal dialogo con te, con tutti gli SBLOCCATI che in questi mesi mi stanno accompagnando nel viaggio che ho intrapreso nel ‘racconto del racconto’.
Ti allego di seguito il piccolo manifesto che ho scritto riguardo per il sito e ti invito a provare uno dei prossimi allenamenti.
Ci troveremo anche domani sera alle 21:00, questa e le altre date disponibile saranno sempre a questo link di prenotazione.
Ti raccomando di usare il coupon PRIMAVOLTA in modo che il primo giro lo offra la palestra. ☺️
Scrivere per vivere e vivere per scrivere.
Io ho fatto entrambe: ho pubblicato romanzi firmati da me e sotto pseudonimo. Ho lavorato a serie televisive amate e aiutato decine di aziende e start-up. Perché scrivere è progettare.
La lezione più grande non me l'ha data quello che poi si è realizzato. È il lavoro su migliaia di pagine piene di mondi possibili che sono rimaste nei loro cassetti possibili ad averlo fatto; i prodotti mai lanciati; i libri scritti, pagati, mai pubblicati; i film a cui è stata interrotta la produzione e i prototipi di business lasciati in balia dei malware in una cartella del PC... queste cose mi hanno insegnato moltissimo!
Per esempio?
L'idea che il successo è molto diverso da come in troppi lo raccontano. Il valore della creatività e del buon lavoro che deve soddisfare prima di tutto noi stessi. Il fatto che fare bene a volte non basta e sta nelle regole del gioco.
La differenza fra me e gli altri, che non sono in mio controllo. Posso tentare di influenzarli o convincerli, ma non posso costringerli ad amarmi. Non devo, perché c'è differenza fra me e quello che scrivo.
Se è vero che ogni lettera ha per me un peso specifico, sono io che devo mantenere la mia leggerezza!
"Fai le cose seriamente senza prenderti troppo sul serio. A fare il contrario ci pensano già tutti gli altri."
C'è questa idea che scrivere sia appannaggio di pochi e invece siamo circondati di gente che scrive!
Basta dare un'occhiata sui social o nei blog. Ce la prendiamo perché gli altri scrivono male, comunicano male e sembra persino che ci vogliano del male. Spesso abbiamo soltanto a che fare con persone inconsapevoli di quanto la scrittura sia potente e nello stesso tempo alla portata di tutti. Per poterla usare al meglio dobbiamo prendere confidenza con il più importante ed economico mezzo di progettazione che tutti abbiamo a disposizione da quando frequentavamo le Scuole Primarie... E come facciamo? Da dove cominciamo? Serve qualche tipo di iniziazione, qualche magia, qualche talento riconosciuto o compatibilità genetica? Una laurea specialistica e decine di Master?
Fai un bel respiro. Fanne un altro. Fanne un terzo.
Ecco cosa serve: sorridere. Sì, sorridi. Provaci!
Scrivere può essere divertente e io ho deciso di dimostrartelo.
Certo, mentre ci divertiamo possiamo anche renderci conto di quante responsabilità ci siano dietro le quinte della scrittura, di quanto sia importante per la crescita personale e non solo per vincere il Premio Nobel.
E ci potrebbe fare paura; per questo lo facciamo insieme.
Cerchiamo di fare i muscoli della scrittura guadagnando AUTOSTIMA CREATIVA.
A un certo punto ci sentiremo in grado di fare e disfare, senza attaccarci troppo alla nostra prima idea geniale ed entreremo in un mondo di infinite possibilità. Senza giudizi o inibizioni. Questo è quello che fanno i creativi!
Provano! (Sì, Maestro Yoda. Provare, oltre a fare!)
E poi sbagliano, SBAGLIANO MEGLIO.
E infine riescono!
Una persona creativa non è un artista in preda ai ghiribizzi delle Muse o al compiacimento del proprio pubblico, ma una persona come te e come me che finalmente, sentendosi creativa, di fronte a tutta la possibilità di cui è capace, è una persona più felice.
"Da qui nasce il progetto di scrittura ri-creativa di CARDIO❤️WRITING e di questa PALESTRA. Non un corso o una scuola. Un non-luogo da frequentare quando vuoi stare meglio. Una pratica per tutti che non serve a diventare questo o quello. Ci aiuta soltanto a essere noi stessi."
Grazie per il tuo sostegno. Ti aspetto fra le righe!
*La solita citazione di Raymond Carver che fa tanto 'scrittura creativa', ma il fatto che te lo stia facendo notare è già un atto ri-creativo!