Design Writing: la Scrittura Pratica per progettare la nostra vita
Alla base di ogni impresa c'è un appunto, dice quello, ma come si può pensare che scrivere sia alla base della mia crescita personale?
Ecco come la vedo io: il linguaggio è la moneta corrente della coscienza. Le storie che ci raccontiamo sono la merce di scambio e noi, in tutto questo, abbiamo dentro una Zecca di Stato.
Quando mi sono riscoperto a 'scrivere per pensare' non avrei mai immaginato che la scrittura fosse di fatto il mezzo principale col quale stavo progettando quasi ogni aspetto della mia vita. Ma che dico!
Con la scrittura stavo progettando tutti gli aspetti della mia vita, tutti!
Lo so, qualcuno di noi pensa di essere più adatto a fare un disegno della propria vita, altri a comporne la melodia, altri ancora a danzarla. E va benissimo così.
Quando però abbiamo la necessità di rendere traducibile il nostro messaggio, chiarendolo agli altri come a noi stessi quello che pensiamo - Bum! - ci ritroviamo a usare le parole. Senza parole non riusciremmo a trasformare i nostri pensieri e sarebbe più difficile trasmetterli, ricordarli ed elaborarli.
Dai programmi per il weekend alle valutazioni più intime dei miei sentimenti... I primi approcci, le lettere d'addio, gli statuti sociali, i nomi sopra alle schede elettorali.
Ogni cosa della nostra vita c'entra con la scrittura e io ho il sospetto che anche tu abbia a che fare con la scrittura più di quanto creda.
Qualche hanno fa, quando scrivevo decine di storie per il cinema, una dopo l'altra, mi resi conto che il mio lavoro non era diverso da quello che si svolgeva in un reparto di Ricerca e Sviluppo.
Ognuna di quelle storie non era altro che un prototipo.
La mia passione per la psicologia e i processi creativi mi aveva fatto studiare il Design Thinking - che usavo con profitto nei laboratori sul brainstorming e la leadership nelle aziende, - ma non mi ero mai accorto del fatto che attraverso la scrittura avevo sempre fatto progettazione e prototipazione.
Ti sei già addormentato? Guarda che voglio arrivare a una conclusione fichissima. Cioè roba che da domani ti metti a scrivere anche se ora pensi che sia più facile buttarsi da un aereo senza paracadute.
Stavo dicendo? Ah, sì. Ogni cosa che scrivevo era un prototipo: un prototipo letterario (nel caso delle bozze di un romanzo) o meta-letterario (come nel caso di una storia per il cinema), un prototipo di servizio (gli editing che realizzavo, i corsi che tenevo, le consulenze), un prototipo di evento (i festival, le rassegne, le mostre) e un prototipo di strategia di comunicazione (i piani di marketing, lo storytelling dei marchi, le campagne pubblicitarie). Tutto era un prototipo di qualcosa che poi diventava un prodotto di qualche tipo. E ognuno di questi prototipi era costruito con un mezzo estremamente economico: la mia scrittura. Non servivano colla vinilica, cartone e forbici senza punta. Non c'era bisogno di una stampante 3D o di un simulatore.
Il Design Thinking è un insieme di pratiche cognitive, strategiche e procedurali usate dai designer nei processi di progettazione. Questa disciplina, nata negli anni '50 e sviluppatasi soprattutto tra i muri dell'Università di Stanford, alla famosa d.school, ha messo insieme tutto il sapere che è stato sviluppato attorno al modo in cui noi umani ragioniamo in relazione ai problemi di progettazione. Il che come puoi immaginare comprende un sacco di cose. Il DT infatti è sempre più spesso associato a una parolina che mi piace tanto: innovazione. Innovazione di prodotti e servizi, di intere aziende e della stessa società.
Per tutta la mia vita, nel campo della fiction come nel mio privato, non avevo fatto altro che Design Writing: Scrittura Pratica.
È grazie a questa consapevolezza che ho costruito il MODELLO S.C.R.I.V.O. che ho presentato l'anno scorso sul blocco.
Ogni cosa che potremmo fare nella nostra vita non è altro che un lampo nella nostra mente finché non lo incanaliamo e lo accumuliamo all'interno delle frasi che usiamo per scriverne. Il lampo è diventato un'idea. Ora è lì, sulla pagina, e possiamo lavorarci. Partendo da qualcosa di astratto e incorporeo trasformiamo l'energia in materia. Dalle parole, ai fatti. In mezzo però c'è il pensiero, il ragionamento, il lavoro di prototipazione. Come diceva una canzone di Francesco De Gregori, Battere e Levare.
Perché scrivere è progettare. È c'è di più: è economico, è veloce, è alla portata di tutti quelli che hanno una licenza elementare.
Non credere a chi ti dice il contrario, basta scrivere. Come ti scriverai domani?
Ps. il prossimo allenamento di CARDIO❤️WRITING sarà martedì 28 alle 21:00, sempre su Google Meet. Vieni a provare un’ora di scrittura ri-creativa.